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25.3.04
PERUGIA-MILANO, L'INIZIO DELLA FINE.

Ho dei dischi nuovi, che sto ascoltando, delle magliette nuove, che ho indossato e ora giacciono lerce e piene di germi nel cesto della biancheria sporca...e una bella esperienza con alcuni amici che ho avuto la fortuna di accompagnare per 8 date in giro per l'italia. Sto malaccio, ma il pensiero di queste cose mi rallegra e mi rinfranca un po'.
Certo tutta l'avventura era nata male...diciamo che col senno di poi certe cosucce si potevano leggere come segni premonitori di altre eventuali catastrofi, ma certe cose si capiscono solo quando ti si rompono sul collo:
sarei dovuto partire coi MISCONDUCT, il 5 marzo dopo il loro concerto di milano al leoncavallo, per andare al tnt di perugia dove avrebbero dovuto suonare il giorno dopo...ma i simpatici svedesi hanno pensato bene di arrivare in sei in un furgoncino microscopico da 5 posti stracarico di ogni possibile valigia e valigetta non che della bella quanto inutile moglie del cantante. This means: no place for Mayo! This means Mayo is going to perugia col cazzo di treno che parte alle 9 del mattino dopo (nota bene: Mayo non sara' a casa prima delle 3).
Alle 8.15 del mattino seguente sono in centrale, faccio il biglietto (posti liberi solo in prima classe...), faccio colazione, prendo il treno e arrivo a Perugia. Li mi informo sugli orari del treno di ritorno per il giorno dopo del quale vevo una coincidenza a Firenze intorno alle ore 14...sorpresa! c'e' un simpaticissimo sciopero che annienta i miei piani di ritorno, l'unico treno utile che posso prendere per tornare a milano e' un intercity che parte alle 6.46 del mattino dopo, oppure passarmi una domenica da leoni a perugia e tornare in serata a milano col primo treno dopo la fine dello sciopero alle 18.00.
Che dire...infondo me lo avevano detto che era scoppiata la diocanemania.
Cambio il biglietto e mi faccio accompagnare diretto all'ostello dove avrei dovuto pernottare coi MISCONDUCT, la band arrivera' alle 18.00 e sono solo le 15.00 ne approfitto per farmi una sana pennichella pomeridiana, visto che la notte sara' lunga per me.
Il concerto inizia tardi come annunciato e i MISCONDUCT fanno la figura mediocre che hanno fatto il giorno prima a Milano dove i For God They Die e i PHP li hanno letteralmente maciullati, e anche a perugia le bands di supporto fanno il vero concerto. Ingegno e Ouzo sono le local bands che aprono la serata supportati da un pubblico partecipe e genuino che sa davvero come animare un concerto hardcore, davvero bella serata.
Capatina all'ostello per fare finta di addormentarsi e poi alle 5.50 (+o- due ore dopo) suona la sveglia. Devo andare alla stazione a piedi perche' di domenica non ci sono autobus prima delle 8 di mattina...ci vuole solo un quarto d'ora... Mai avrei pensato che il 6 marzo del 2004 avrei avuto il piacere di provare cosa vuole dire passeggiare all'alba in un torrente in piena...non in piena citta' perlomeno, non in salita sotto una pioggia fitta e incessante, con uno zaino e un sacco a pelo che imbarcano acqua...eppure e' quanto di piu' vicino alla realta' si possa dire. Le mie vans old school hanno smesso velocemente di schivare senza successo le miriadi di buche che costellavano i marciapiedi che portavano alla stazione, giu per i quali la pioggia si riversava come un cazzo di fiume, per cercare la strada piu' breve. avevo l'acqua fino alle caviglie, tirava un vento gelido e mi sentivo bagnato fino dentro al buco del culo (e vi assicuro non ero eccitata!).
Per tutto il tragitto non sono riuscito a smettere di canticchiare a denti stretti un mantra che faceva piu' o meno cosi': diocane-diocane-diocane-diocane-diocane...
A un certo punto sento un forte brivido lungo tutta la schiena, temo il peggio e penso: se mi caco addosso a perugia, per strada, alle sei di mattina, sotto il cazzo di diluvio universale mi lascio morire qui!
Per fortuna il dio squaraus mi da la grazia fino alla stazione dove faccio appena in tempo a prendere un the caldo e 4 bustine di zucchero prima di avere un calo improvviso della vista e relativo mancamento di equilibrio di qualche secondo, del quale non si accorge ne il barista che mi sta servendo ne il tizio che mi sta raccontando di essere antognoni (il calciatore) e di come ha preso il famoso calcio in testa...
Lo zucchero fa effetto, mi ripiglio. Meno efficace il limone del the...devo correre in bagno ad aprire il rubinetto del culo prima che arrivi il treno. Prevedo un viaggio tutt'altro che confortevole...
Infatti cosi' e', arriva il treno e deambulo ormai in preda a febbre e giramenti di testa fino al mio posto all'interno di uno scompartimento dove gia ci sono 4 persone: una signora anziana, la figlia di mezza eta' e il nipote (un bambino di 1.95 cm. Che dormira' per tutto il tempo) piu' una zoccola. Non in senso offensivo, nel senso della professione.
Come ho gia detto ero fradicio, ma per fortuna 15 anni di boy scout mi hanno programmato ad avere un paio di calze di ricambio "di default" cosi' mi metto le calze asciutte e, un po' meno tremante, mi adagio sulla poltrona in similpelle beige cercando invano di addormentarmi tra conati di nausea, vertigini, brividi e soprattutto cazzi altrui a voce alta.
Si perche' il viaggio e' lungo, quindi alcuni passeggeri credono che sia loro dovere intrattenerti coi cazzi loro e una volta che ti hanno raccontato la loro vita credono che sia poi tu in dovere di raccontargli la tua...io faccio finta di dormire, nella speranza di riuscirci e di scampare imbarazzanti domande inutili su argomenti di cui non me ne frega un cazzo tipo chi a vinto sanremo.
E' subito evidente che il tormentone e' la bagassa salernitana che non tace per un secondo, bella ragazza, non c'e' che dire, fisicata da paura, peccato per il naso un po' aquilino che le sciupa un bel visino. Non la aiuta di certo a sminuire il difettuccio fisico la parlata con forte accento partenopeo e con un lessico alquanto sgrammaticato...in poco tempo riesce a scucire alle due donne da dove provengono (Spoleto), dove vanno (trieste) e perche' (funerale di un parente) poi si passa all'eta' e relativi complimenti falsi ("madre e figlia? Ma sembrate sorelle!!!") per poi catalizzare tutte le attenzioni sul misterioso mestiere della ragazza, che non si puo' dire al paese, "senno' pensano male", "perche' e' sempre in viaggio"..."che la mamma la tartassano di domande"..."non sta bene per una ragazza nonn avere il posto fisso"...Pian piano si "sbottona", man mano che le due spoletine abboccano alle sue cazzate, dicendo che fa la modella (seeeeeeeeeeeee!), poi corregge in "modella di intimo" (ecco perche' al paese non si puo' dire che mostr'i'ccosc'!), poi dice che e' anche ballerina...dopo un buon tre quarti d'ora dice che fa "lap dance" e nomina un paio di clubs dove lavora solitamente, ignara che io non stavo affatto dormendo e che conosco i clubs in questione recentemente balzati ai titoli di cronaca locale per reati connessi allo sfruttamento della prostituzione...bingo: fa la zoccola (rido tra me e me compiaciuto del mio intuito e di quanto sono stronzo ma daltronde...). E che ci voleva! A me e' bastato uno sguardo! Farla tanto lunga, rompere i coglioni per un ora...tanto che differenza crede che ci sia per una spoletina di 75 anni tra zoccola e ballerina di lap dance?.
Il viaggio va avanti cosi' con incursioni piu' o meno approfondite nella cultura generale con all'ordine del giorno ovviamente sanremo, la politica, il lavoro, i giovani, le tradizioni che vanno sparendo, l'immancabile discussione sul tempo e picchi di audience sull'argomento grande fratello, con tanto di sfoggio della rivista ufficiale del programma!!!
Rivista comprata non a caso da una delle due donne di Spoleto! Infatti l'acquisto e' stato "dovuto" come tributo all'appena eliminata concorrente spoletina (quella che parlava strano e che mandava in culo tutti) che "non capita mica tutti i giorni di avere uno della propria citta' al grande fratello"...
Colpo di tacco (a spillo) della "ballerina":"anche io ero stata presa per il grande fratello, ma ho dovuto rinunciare, per un lavoro con simona ventura". A questo punto fingo di risvegliarmi e vado in bagno a cagare.
Cazzarola la nausea non passa, ho la febbre alta di sicuro...mi gira la testa non riesco a tenerla ferma, ad ogni movimento della testa scatta un brivido, ad ogni brivido corrisponde un conato di nausea, non c'e' posizione che vada bene...i discorsi insopportabili si infilano nelle orecchie...
Il viaggio, cosi', dura 6 ore e 30 minuti.
C'e' mio fratello a prendermi in stazione, mi porta a casa mi cucina un riso in bianco, prendo una tachipirina, vado a letto e dopo 10 minuti vomito tutto.
Ho un giorno di tempo per riprendermi e poi partire per incontrare darkest hour e anti flag (pinarella e roma) e ripartire da roma con queers e manges per 9 date in giro per l'italia.
Non so come, ce la faccio.
(to be continued...)

posted at 25.3.04