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7.8.04
NON PER ESSERE RIPETITIVI, MA...LA VITA E' DOLORE.

Ad un certo punto mi faceva male la faccia. Visto che avevo fatto un viaggio in macchina con, a tratti, il finestrino aperto ho pensato subito ad un colpo d'aria. La parte sinistra del viso era indolenzita, intorpidita e dolorante. Difficile localizzare esattamente il dolore, direi tra lo zigomo e l'orecchio sinistro, diffuso a scemare in alto verso la tempia e in basso verso la mascella. Il giorno dopo fa un po' piu' male, prendo un'aspirina. Il giorno seguente inizia ad essere davvero fastidioso, a tratti si intensifica e mi stordisce. Un dolore sordo, subdolo, quasi nascosto ma ormai diffuso a tutta la parte sinistra del volto. Io faccio finta di niente tutto il giorno e arrivo a sera tramortito. Ceno e il dolore diventa abbastanza forte da farmi preoccupare. Decido di andare al prontosoccorso l'ospedale Sacco di Milano e' a cinque minuti da casa mia e vado li convinto di dovere aspettare per ore visto che non presentavo nessuna vistosa menomazione o emorragia, il dolore mi conferiva solo una terribile faccia scazzata e scura. con mia sorpresa dopo neanche mezz'ora mi chiamano. Il medico, una donna sui quaranta, mi fa l'interrogatorio di rito al quale rispondo cercando di descrivere come posso il dolore che provo, ma non e' facile. E' come una nevralgia ma mi sento come mezzo addormentato...eppure non ho mancanza di sensibilita' cutanea...insomma mi fa male, molto male. Altrimenti non sarei venuto al prontosoccorso... Per non sapere ne leggere ne scrivere mi fanno una bella flebo di antidolorifico mentre giocano ai dadi la diagnosi. Dopo mezz'ora la flebo รจ finita ed il dolore decisamente regredito, nel frattempo la diagnosi vincente sembra essere "infiammazione dell'articolazione temporo-mandibolare", a seguire, in pole position, "infiammazione del trigemino" e "colpo d'aria" (chiamala diagnosi...).
Per essere sicuri che non ci siano ascessi o infezioni decidono comunque di farmi un esame del sangue. Premetto che odio con tutto me stesso gli aghi, tanto da avere pregato l'infermiere che in precedenza mi aveva inflebato di mettere la "farfallina" il piu' in basso possibile, sull'avambraccio in modo da potere piegare tranquillamente l'arto senza avere quell'isopportabile sensazione di "qualcosa-di-infilato-nel-braccio-che-non-ci voglio-pensare-se-si-rompe-dentro-come-impazzisco". L'infermiere gentilissimo aveva soddisfatto la mia supplica. A fine flebo, visto che c'era nell'aria un possibile prelievo, la farfallina era rimasta conficcata nel mio avambraccio "ready to suck"... ma l'addetto al prelievo non solo non era lo stesso infermiere, mi informa che non puo' effettuare il prelievo da una vena appena trattata con un antidolorifico, mi toglie la "farfallina" dal braccio sinistro e mi inforca una "falena" esattamente nella piega del braccio destro prima che io possa fare il bis della mia supplica. Gli bestemmio addosso, lui cerca di spiegarmi che non si tratta di ago ma di tubo in plastica flessibile, che posso tranquillamente piegare il braccio...ma vaffanculo! E' da quando ho tredici anni che mi raccontano sta stronzata, poi pieghi il braccio e fa un male cane, almeno A ME fa male, per due giorni mi sento il braccio molle e mi spunta il livido da tossico.
I risultati del prelievo arrivano dopo piu' di un'ora: nessuna infezione. Se mi fa ancora male mi devo fare visitare dal neurologo dell'ospedale il giorno dopo.
Torno a casa, vado a dormire, mi sveglio col dolore, vado avanti a cercare di dormire, in qualche modo ce la faccio ma quando suona la sveglia decido che e' meglio andare dal neurologo visto che sto peggio del giorno prima... Il neurologo mi dice che non c'e' niente che non va, neurologicamente parlando, potrebbe essere una "algia facciale" mi consiglia di farmi visitare da un dentista per farmi fare una radiografia della mandibola e intanto mi prescrive degli analgesici e degli antidolorifici.
Tiro avanti fino a sera tra un attacco di dolore e un'altro che si susseguono irregolari e riempono dolorosamente la mia giornata, solita faticaccia a mangiare e poi tutto si calma, vado a letto e mi addormento tranquillo... alle tre di notte mi sveglio in preda al dolore piu' forte e incontrollabile che mi ricordi di avere provato. Mi calo due bei pasticconi di antidolorifico: nada. torno a letto ma non riesco a trattenere i lamenti, mi sposto sul divano per non rompere le palle alla mia compagna... ma anche dalla sala riesco a disturbarla camminando avanti e inditero, rigirandomi sul divano che cigola, latrando di dolore... ad un certo punto lei si alza per vedere che succede e mi trova inpiedi con la faccia schiacciata contro al figor: stavo impazzendo. Mi sono fatto rincorrere per casa per dieci minuti in preda a pura "pazzia da male". Il dolore mi assaliva come un onda, inpalpabile, non localizzabile, aveva preso possesso delle mie corde vocali e le usava per emettere dei lamenti terrificanti...con la coda dell'occhio scorgo lo specchio e mi ci vedo riflesso, accartocciato sul pavimento in lacrime dal male con la mano che copre il lato sinistro della mia faccia. Appena calmo, torno al pronto soccorso ad implorare un'altra flebo. Solita solfa, solita attesa, solite diagnosi distratte, soliti infermieri stronzi che ti iniettano con non curanza fiamme nelle braccia e se ne fregano se li informi che fa male...solite bestemmie, solito rimando al medico curante. Chissenefrega, la flebo fa il suo dovere e io vado dal dentista.
Altro che "algia facciale", "infiammazione dell'articolazione temporo-mandibolare", "colpo d'aria"... L'ultimo molare ha una carie talmente profonda che si e' inculata un nervo. Il dente e' ormai devitalizzato, all'interno della cavita' si sono formati dei gas batterici che non riuscendo ad uscire si sprigionano sul nervo intaccato dalla carie e la mia faccia impazzisce.
Il tempo di scappellare il dente da una vecchia otturazione, dargli una medicatina e... il dolore svanisce magicamente per non tornare piu'.
Io pero' dal dentista ci sono dovuto tornare altre due volte, per pulire tutti i cazzo di canali e ricostruire il dente in attesa che si rompa, spero fra molto tempo, per poterlo incapsulare definitivamente...alla modica cifra di duecentosettanta euro.
A settembre panoramica, pulizia e restauro totale otturazioni.
Adesso scusate ma vado a finire il torrone al cioccolato.

Mayo

posted at 7.8.04